Kodak annuncia (January 05, 2017) la ripresa della produzione delle pellicole diapositive EKTACHROME.

"Tornano le pellicole, le Polaroid, i rullini, i vinili e la carta. Gesti, profumi e ricordi che rischiano di invertire le regole dell’innovazione."

Fatevene una ragione (Davide Nesti).
"L’ipotesi più inquietante infine è che la tecnologia digitale sia costituzionalmente insufficiente. Che qualcosa di fondamentale manchi nelle nuove tecnologie, che alcune sensazioni, gesti, profumi siano essenziali per innescare nel nostro cervello i processi di creatività, apprendimento, amore." (Eugenio Cau)
Non si tratta di tornare indietro, ma di avere nuove opportunità da affiancare. Al dilettante che scatta per il web non interessa certo la pellicola diapositiva. I materiali diapositivi vengono ancora sviluppati: basta consegnarli in un negozio di materiali fotografici degno di questo nome (che non sviluppa ma che consegna al service).
I materiali e le soluzioni di "elite" hanno un target elitario: di regola artisti, pubblicitari...
Se io fossi un fotografo professionista che lavora per una rivista di moda o per uno studio pubblicitario importante, non esiterei a proporre un lavoro in pellicola perché è riconoscibilmente diverso ed originale rispetto alla produzione digitale corrente. Per questo stesso motivo, hanno avuto successo commerciale lavori in collodio umido... Certamente non si tratta di TORNARE alla pellicola, come non si torna al Polaroid, al tintype, al cyanotype... però chi DEVE fare qualcosa di unico e riconoscibile usa appunto materiali autopositivi, alternativi, "Out of Time"...
Personalmente uso al 99,9% il digitale, che mi serve alla grande "per tutto" ... ma se voglio fare qualcosa di unico ed irripetibile, per esempio per una mostra o per produrre quella che intendo come opera d'arte (realizzata con tecnologia fotografica) di certo non uso una delle mie spendide fotocamere digitali... ma un banco ottico, una biottica 6x6 rollfilm oppure una Mamiya Universal
Kodak ha compreso che esiste una nicchia di mercato, molto ristretta ma commercialmente profittevole; ne ha preso atto e dunque riprende una produzione per cui c'è domanda e mercato.
I conservatori reazionari guardano indietro; i visonari guardano avanti ;-)
Avanti non ci sono cose vecchie ma cose che funzionano, anche se sono antiche.

© 2016 by Gabriele Chiesa

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