© 2000 by Gabriele Chiesa
[IMMAGINI ANCORA DA INSERIRE]

Le cartoline fotografiche furono piuttosto diffuse nel corso dei primi decenni del 'Novecento.

La ripresa veniva effettuata in uno studio professionale e il fotografo produceva una serie di copie di stampa su cartoncino fotosensibile delle medesime dimensioni di una cartolina postale.

Tali carte di stampa avevano il dorso già prestampato a inchiostro con le indicazioni tipiche delle tradizionali cartoline: spazi e separazioni per l'indirizzo e il francobollo ecc...

In questo modo le fotografie potevano essere inviate per posta senza procedere a imbustarle separatamente.

Lo scambio di riprese familiari di questo genere, sostituì nella funzione il ruolo precedentemente svolto dalle "carte de visite" di fine 'Ottocento. Si trattava di un segno di amicizia e cortesia destinato a testimoniare un ricordo e un vincolo di solidarietà. Esempio di questo uso è la cartolina qui riprodotta.

Questa immagine, appartenente al periodo della Grande Guerra 1915-1918 è però stata evidentemente inviata in busta, dal momento che le scritte hanno completamente impegnato il dorso. La tipologia della ripresa fotografica di studio e il testo che accompagna la fotografia, ne fanno un esemplare degno di qualche attenzione.

Riproduzione di una cartolina fotografica del periodo della Grande Guerra 1915-1918. (immagine ancora da inserire)

Si tratta evidentemente di una cartolina inviata da uno scolaro ad un amico probabilmente conosciuto al mare.

Per rendere agevole la lettura del testo, se ne riporta qui la fedele trascrizione, testimonianza di un momento storico e culturale del passato italiano.

Fotografia G.nni Gherone - Via S. Donato 20 - Torino (immagine ancora da inserire)

Caro Paolo ti mando il mio ritratto che ò fatto per il passaporto ma mio fratello è rimasto molto male perché si è mosso. Anche la mamma è più bella ma è il fotografo che non era bravo. Io faccio progressi nel francese. Da un po' di tempo mi occupo dei francobolli ma leggo molto i libri di Salgari: ora leggo le due Tigri e le "pantere di Algeri". Sono belli e tu cosa leggi? So che il tuo papà è al fronte come il mio e da quando la mamma l'ha saputo tutte le sere preghiamo facendo il nome del tuo papà: fallo anche tu per il nostro. Buoni bagni, io mi diverto molto. Mille baci. Leopoldo.

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