Numero totale di immagini in tutte le categorie: 3,870
Numero di visualizzazioni di tutte le immagini: 3,340,903
Ci sono 247 immagini nella categoria
-
Ferrotipo-Tintype 750 - ©Schiavo-Febbrari
-
Descrizione: Ferrotipo-Tintype cm 6,5 x 8,2 in cornice.
-
Ferrotipo-Tintype 751 - ©Schiavo-Febbrari
-
Descrizione: Ferrotipo-Tintype cm 18 x 18 in cornice.
-
Ferrotipo-Tintype 752 - ©Schiavo-Febbrari
-
Descrizione: Ferrotipo-Tintype cm 6 x 9 in cornice.
-
Ferrotipo-Tintype 753 - ©Schiavo-Febbrari
-
Descrizione: Ferrotipo-Tintype cm 5,8 x 7,9 in cornice.
-
Ferrotipo-Tintype 754 - ©Schiavo-Febbrari
-
Descrizione: Ferrotipo-Tintype cm 8,5 x 9,5 in cornice.
-
Ferrotipo-Tintype 755 - ©Schiavo-Febbrari
-
Descrizione: Ferrotipo-Tintype cm 6,2 x 8,2.
-
Ferrotipo-Tintype 756 - ©Schiavo-Febbrari
-
Descrizione: Ferrotipo-Tintype cm 6,2 x 8,4 con mat e preserver.
-
Ferrotipo-Tintype 756a - ©Schiavo-Febbrari
-
Descrizione: Ferrotipo-Tintype cm 6,2 x 8,4.
-
Ferrotipo-Tintype 757 - ©Schiavo-Febbrari
-
Descrizione: Ferrotipo-Tintype cm 15 x 15.
-
Fotografo itinerante anonimo. Maria Rosa Baltaro con un cugino, Vercelli 1901.
-
Descrizione: Tintype o ferrotipo. Collezione Gabriele Chiesa. Su un sottile foglio di metallo, smaltato in scuro e coperto con un'emulsione al collodio, il fotografo ottiene -direttamente, come con il dagherrotipo- questa immagine. I due fanciulli posano. Dopo poco più di cinque minuti il ritratto è pronto. Economico e veloce. Un'altra copia? Bisogna ripetere l'operazione.
“Non si conoscono ferrotipi con sfondi che non siano piatti e avvicinati e nemmeno paesaggi, eseguiti in questo modo. L'immagine era scadente, senza rilievo: da poveri. La rendeva accettabile solo la verosimiglianza dell'effigie”. (Ando Gilardi, Storia sociale della fotografia, Milano, Feltrinelli 1976, p. 376). Maria Rosa Baltaro (Vercelli, frazione Brarola, 1 settembre 1893- Rive, 27 febbraio 1937). [testo di Fiorenzo marino - Pagina facebook "Tessere" - https://www.facebook.com/Mare5155]
-
Melainotype 021 - ©Chiesa-Gosio
-
Descrizione:
Questa variante di Tintype è denominata MELAINOTYPE. Il processo fu registrato il 19 febbraio 1856 (brevetto numero 14300) da L. Smith (1819-1903) come variante dell’ambrotipo su supporto metallico. Egli perfezionò l’invenzione nel laboratorio del Kenyon College a Gambier, in Ohio, con l’aiuto dell’assistente Peter Neff. con la denominazione di melainotype (dal greco melainos: scuro, nero). H. L. Smith cedette in seguito i suoi diritti a William e Peter Neff che intendevano sfruttare la concessione rivendendo una patente di autorizzazione ai fotografi che avessero adottato l’invenzione. Il brevetto proteggeva la tecnica di preparazione del supporto e non il processo in sé. Il manualetto “THE MELAINOTYPE PROCESS COMPLETE. COPYRIGHT SECURED. THIS MANUAL IS FOR THE USE OF THOSE ONLY WHO HAVE PURCHASED A PATENT RIGHT”, pubblicato a Cincinnati nel 1856 è la prima pubblicazione relativa al processo tintype. Le lastrine di questo primo periodo sono marcate lungo uno dei fianchi con la dicitura “MELAINOTYPE PLATE FOR NEFF’S PAT 19FEB56”.
Approfondimenti sul libro Dagherrotipia, ambrotipia, ferrotipia... di Paolo Gosio e Gabriele Chiesa
Ci sono 247 immagini nella categoria
Categorie protette
Numero totale di immagini in tutte le categorie: 3,870