Giovanni Battista Ganzini ( 1836-1878)

Nel 1864 il suo studio ha sede in via Unione 4 e poi dal 1866 al numero 10.

Tramite la moglie si introduce nell' ambiente della Scapigliatura milanese. Tra le sue frequentazioni ci sono  Amilcare Ponchielli, Tranquillo Cremona e  Arrigo Boito.

Nel 1867 crea un Album di foto  della Galleria Vittorio Emanuele Il appena ultimata.

Nel 1869 prepara  un importante album dal titolo “Vedute prese dal vero  nei dintorni di Lecco ed altrove Illustrative del Romanzo I Promessi Sposi”  dedicato ad Alessandro Manzoni. che illustra i luoghi in cui fu ambientato il romanzo manzoniano con personaggi popolari in costume.

Dal 1872 al 1878 lo studio è reclamizzato per la «fotografia, fototipia, cromotipia e fotolitografia», tecniche che egli aveva conosciuto e approfondito anche attraverso diversi viaggi all'estero, specialmente  in Germania e in Austria.

Giovanni Battista Ganzini si spegne a Milano il 22 maggio 1878.

Lo studio. che rimane in via Unione 10  prosegue l'attività grazie alla vedova che si vede tuttavia costretta. per sopravvivere e mantenere i quattro figli a dare un'impronta più commerciale allo studio. Nel 1879 il re Umberto I ne riconosce l'attività concedendole uno speciale «brevetto» per innalzare lo stemma reale sull'insegna del suo stabilimento

Lo studio partecipa con il suo nome alla Esposizione Industriale Italiana di Milano del 1881, come riportato dalla relazione dei giurati della sezione Fotografia:

“Ganzini G., di Milano, per la perfetta esecuzione dei suoi ritratti e per le vedute d'interni ai sali d'argento.”

Nel 1884 Carlotta si risposa con Rodolfo Gabriel (che morirà nel 1894) e la ditta assume la denominazione «Ganzini & Gabriel»

.Bibliografia : “Lo sguardo della fotografia sulla città ottocentesca: Milano 1839-1899 / a cura di Silvia Paoli” 

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