AURELIO BETRI (1839-1904)

Periodo di attività: 1865-1904

Ho trovato una biografia esaustiva scritta da Roberto Caccialanza , che riporto completa , indicando il link  ed  aggiungendo  alla fine la situazione dell’Archivio Fotografico Betri  al momento attuale.

La sitografia è : http://www.robertocaccialanza.com/biografie.html

“Betri è ritenuto il fotografo più importante nella Cremona dell'Ottocento.

Iniziò la sua carriera lavorativa come orafo apprendista. Fervente garibaldino, si arruolò volontario: a Palestro, il 30 e 31 maggio 1859, Betri partecipò a una battaglia determinante per la storia dell’Italia. Terminata la guerra, nei primi anni ’60, tornò a lavorare come garzone di orafo: intorno al 1863 si mise in proprio; alla nascita del primogenito Elviro (22 maggio 1864) si dichiarò ancora tale.

Nel 1865 fu chiamato a dirigere lo Stabilimento fotografico 'Bertarelli e Maruti', situato in contrada dell'Aquila, nell’area oggi occupata dall’edificio novecentesco sede di un Istituto Bancario, fra piazza Roma, corso G. Mazzini e vicolo Stella. Nel 1865 lo stabilimento 'Bertarelli e Maruti' ottenne la privativa del sistema ‘Crozat’ mentre Betri si dichiarava "rappresentante" del gabinetto fotografico.

Nel 1869 Betri acquistò lo Stabilimento dagli stessi Bertarelli e Maruti: qui, “fra velluti rossi e giallo-oro, specchi, poltrone, tavoli rotondi, quinte, nell’arredo tipico degli atelier dell’epoca, sfilò in posa la borghesia cittadina e provinciale…”.

Della spiccata attitudine alla fotografia testimoniano gli attestati e le medaglie conferiti in occasione di numerosi concorsi ed esposizioni, orgogliosamente pubblicizzati sul retro delle proprie cartes de visite: a partire dall’esposizione del Comizio Agrario di Crema (1869) all’Accademia Scientifica di Mirandola del 1871, dall’Accademia ‘Raffaello’ di Urbino (1872) all’Esposizione Industriale Artistica che si tenne a Cremona nel 1880.

Fu membro della Società operaia di mutuo soccorso, della Società dei reduci delle patrie battaglie ed anche della Società dei pubblici divertimenti.125 Fu inoltre chiamato a far parte di comitati e associazioni destinati ad abbellire o ad arricchire la città di opere d’arte”.

Nel 1880 il Betri collaborò con Icilio Calzolari, esperto e rinomato fotografo milanese, realizzando nuove vedute di Cremona e non solo (fra le altre la chiesa di S. Luca a Cremona, il castello di Soncino e la chiesa dell’Incoronata di Pavia): la firma sulle lastre e sulle stampe era ‘Betri e Calzolari’. Da queste ed altre vedute urbane, realizzate appositamente, furono ricavate le immagini per la Guida della città e provincia di Cremona illustrata da incisioni di distinti artisti edita dalla Tipografia Sociale nel medesimo anno. Nel 1881 il premiato stabilimento di corso Venezia si fregiava dell’onorificenza di ‘Fotografo di Sua Maestà il Re d’Italia’.

Intorno alla prima metà degli anni Novanta, Aurelio si associò Pirro, che sarebbe subentrato alla guida dello Stabilimento dopo la morte del padre. L’ufficializzazione del passaggio avvenne però ben più tardi, il 10 dicembre 1901, quando alla Camera di Commercio di Cremona venne dichiarata l’esistenza della Ditta ‘Aurelio Betri e figlio’, Pirro appunto, sita nella sede storica di corso Mazzini (ex contrada dell’Aquila).

Intorno al 1902 Aurelio, sessantatreenne, cominciò a defilarsi dalla gestione dello stabilimento fotografico a favore di Pirro e del suo fidato aiutante Alessandro Novaresi. Nel corso della propria carriera Betri tenne a battesimo parecchi dei più conosciuti fotografi cittadini, fra i quali devono essere certamente annoverati il fratello Giuseppe e il figlio Pirro, lo stesso Novaresi, Egidio Boni.

Aurelio Betri, dopo aver trascorso vari mesi “di penosa malattia”, morì il 2 agosto 1904.”

 

Situazione Archivio fotografico Aurelio Betri

“Il fondo è costituito da 154 negativi su lastre di vetro del formato 18×24 cm. facenti parte dell’archivio fotografico di Giovanni Negri, che aveva rilevato lo studio fotografico di Aurelio Betri intorno al 1924.

Il contenuto del fondo documenta l’aspetto architettonico e urbanistico della città di Cremona dalla metà del secolo scorso ai primi anni del Novecento e i soggetti delle immagini riguardano in prevalenza chiese, palazzi, strade, monumenti, affreschi e manufatti artistici del Museo civico.

Quasi tutte le immagini recano note manoscritte, dattiloscritte o a stampa con l’indicazione del numero d’archivio dello studio Betri, del soggetto ripreso e della data.  Il fondo non comprende l’archivio fotografico completo di Aurelio Betri, poiché altre sessanta immagini sono conservate e dislocate in altri enti pubblici o collezioni private.

Le immagini di Aurelio Betri sono contraddistinte da un’abilità tecnica notevole e da uno stile personale di ripresa fotografica che reggono il confronto con gli studi più rinomati dell’epoca.  Betri iniziò l’attività di fotografo nel 1865, essendo chiamato allora a dirigere lo stabilimento fotografico di Beniamino e Luigi Maruti a Cremona e nel 1869 lo acquistò dagli stessi proprietari.  Dalle sue vedute della città di Cremona vennero ricavate minuziosamente delle incisioni per la Guida della città e provincia di Cremona illustrata da incisioni di distinti artisti edita nel 1881 da Feraboli.

L’Archivio è accessibile solo parzialmente attraverso un inventario in cui è descritto il contenuto di ciascuna lastra.  Non è possibile la visione dei negativi poiché non sono stati ancora stampati.”

Bibliografia: Aurelio Betri fotografo cremonese (1834-1904). Note. A cura di Maria Luisa Betri e Giuliano Regis, in «Ricerche. Istituto cremonese per la storia del movimento di liberazione», 1 (1983), inserto.

E' importante sottolineare quale fosse l'attività di Betri prima di iniziare l'attività di fotografo : era una orafo. Questa esperienza ha acuito nella sua attività di ricerca dell'immagine di quel gusto estetico che lo ha fatto primeggiare nella sua città ed essere apprezzato anche al di fuori di questo ambito.

 

Betri Aurelio 001B

Betri Aurelio 001F