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Il concetto di
sintassi fotografica

© 2000 by Gabriele Chiesa


Per comprendere la storia del confronto che si è svolto durante questo secolo e mezzo tra fotografia e arte è opportuno fare riferimento all'evoluzione della stampa. Storicamente la stampa non è stata praticata come una forma d'arte interamente fine a sé stessa, come le tecniche tradizionali di stampa sono praticate oggi, ma come mezzo di distribuzione dell'informazione visiva. L'osservazione delle stampe tendeva a generare una temporanea sospensione di credulità.

L'immagine stampata non doveva essere presa letteralmente. La funzione dello stampatore era la creazione di momenti pittorici esattamente ripetibili. Il sistema di linee e l'organizzazione che l'incisore ne dava, nella particolare tecnologia che impiegava, costituiva una sorta di sintassi. Questa non permetteva una descrizione del reale o dell'immaginario ad un livello identificabile con il vero. La fotografia ha rotto l'involucro entro il quale fino ad allora l'esperienza visiva credibile era sempre stata confinata.

In ogni caso il fotografo, come il pittore, lo scultore, ecc......, può ottenere soltanto quello che la tecnologia disponibile gli consente. La fotografia diventa quindi una battaglia combattuta tra l'immaginazione e la tecnica. Le fotografie non sono dei fini senza mezzi. Una combinazione di elementi tecnici stabilisce il grado di capacità visiva tecnologica e determina i limiti entro i quali i fotografi possono esprimere il proprio lavoro.


Evoluzione della sintassi fotografica.

Gabriele Chiesa






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